Il 13 aprile 2013 presso l’Università dell’ Oregon in Eugene si è svolto il trentatresimo convegno annuale dell’American Association of Italian Studies. Franco Cassano era in quell’occasione uno degli oratori delle sessioni plenarie ed è stato al centro di una tavola rotonda attorno al suo pensiero che ha avuto come protagonisti alcuni studiosi particolarmente impegnati nelle problematiche storiche, filosofiche e politiche del pensiero Mediterraneo: gli italianisti Norma Bouchard, Alessandro Carrera, Roberto Dainotto, Valerio Ferme, Claudio Fogu e il filosofo latino-americano Alejandro Vallega. I due eventi, considerati insieme, costituiscono un’interessante e produttiva conversazione con Franco Cassano, un’efficace messa a punto della sua visione del Sud d’Italia e dei Sud del mondo, in rapporto ai temi e valori fondamentali della cultura Mediterranea.

La tavola è stata filmata, trascritta e pubblicata su California Italian Studies, 4(2) a cura di Massimo Lollini che nella sua breve introduzione presenta i protagonisti di questo dialogo e i principali temi emersi nel dibattito, sottolineando al tempo stesso quello che  a suo giudizio costituisce l’elemento più proficuo e passibile di auspicabili sviluppi positivi del pensiero meridiano sul piano culturale e politico. Si tratta dell’idea che il metro di valutazione del grado di sviluppo delle forme di civiltà non può essere determinato semplicemente dal grado di espansione economica e delle forze produttive; per questa ragione il pensiero mediterraneo di Franco Cassano consente e incoraggia la considerazione di altri elementi, come l’incidenza del clima e dei fattori naturali, che solitamente rimangono esclusi dall’attenzione delle scienze sociali e soprattutto dell’intervento politico-economico. È all’altezza di queste riflessioni che il pensiero meridiano si pone oggi come punto di riferimento essenziale per un approccio interdisciplinare volto a recuperare e sviluppare un nuovo umanesimo che abbia al suo centro non l’onnipotenza del soggetto sovrano, ma la relazione e il dialogo con la natura, non più considerata con oggetto di sfruttamento e trasformazione illimitata, ma come un organismo vivente capace non solo di rispondere alle sollecitazioni umane, ma anche di indirizzarle e condizionarle.

L’introduzione di Lollini, i video dei vari interventi e la loro trascrizione sono disponibili al seguente link:

http://escholarship.org/uc/item/1wz6n8z1#page-35

Questa pubblicazione include un inedito di Franco Cassano intitolato “La prima volta” da cui è presa questa epigrafe:

“Ogni tanto, molto spesso solo per caso, ci accade di ricordarci che al mondo non ci siamo
solo noi. E allora, per un attimo, riusciamo a guardarci attorno e rimaniamo storditi e
sommersi dallo spettacolo del fiume infinito delle prime volte, dalla loro immensa
successione, a partire dalla prima di tutte, dal venire al mondo del mondo. Nessuno del
resto può sottrarsi alla prima volta: atomo, molecola, pianeta o stella, albero, cavallo o
uomo.”

Franco Cassano, La prima volta (2013).